I cesti natalizi dolci rappresentano una opzione preferita da tantissimi italiani. Si tratta di una scelta magnifica, sia come regalo per amici e parenti, sia come dono aziendale. Non è mai facile resistere ai cesti di Natale, tantomeno quando ospitano dei gustosi dolciumi. Inoltre pandori e panettoni sono la massima espressione di questa festività, dunque trovano nel cesto natalizio la loro collocazione perfetta. Oggi vedremo di approfondire un po’ il contenuto dei cesti di Natale dolci, studiandone i principali protagonisti.
Cosa contengono i cesti natalizi dolci
È meglio iniziare scoprendo velocemente quali prodotti contiene un cesto di Natale dolce, così da poterli poi approfondire. Innanzitutto si parte dai panettoni e dai pandori, ovvero i principali attori in scena. Seguono altri dolciumi molto apprezzati dagli italiani e di grande tradizione, come il torrone e la cioccolata. In base al tipo di cesto (e ovviamente al budget) è possibile trovare tanti altri elementi di pasticceria. Si va dagli amaretti fino ad arrivare ai cantucci e ai taralli dolci, passando per le praline e i classici pasticcini. Come puoi vedere, un cesto di Natale dolce sa come andare incontro ai desideri degli italiani più golosi.
Cenni storici sul Panettone e sulle sue tradizioni
La storia del panettone è ricca di leggende e di miti, molti dei quali davvero affascinanti. Come sicuramente saprai, spesso è difficile separare le due cose. Molte volte storia e mito si mescolano insieme, rendendo tale una tradizione. Quella del panettone risale addirittura al IX secolo, anche se per “panettone” non si intendeva il dolce che noi tutti conosciamo. All’epoca si faceva riferimento ad un grosso pezzo di pane (“pane grande”), spezzato a tavola dal Pater Familias in occasione del Natale, e condiviso con la famiglia.
Per quanto concerne il panettone “moderno”, pare che sia stato inventato nel 1400 da uno sguattero di nome Toni. Costui lavorava nelle cucine di Ludovico il Moro e, in occasione di un banchetto, si vide costretto a rimediare a un danno del cuoco. Il dolce previsto per la cena venne bruciato, quindi lo sguattero prese tutto ciò che rimaneva in dispensa e improvvisò. Il risultato fu strepitoso, anche e soprattutto per la presenza di un panetto di lievito madre fra gli ingredienti. Da lì si dice che nacque, appunto, il panettone (“Pan di Toni”). Il panettone ha dunque origini milanesi, come confermato dalla seconda leggenda sulla sua genesi: ovvero quella legata a Messer Ulivo degli Atellani.
Come si prepara il panettone
Naturalmente esistono diverse ricette utilizzate per la preparazione del panettone, che noi troviamo di solito nei cesti di Natale dolci. Spesso è a discrezione del produttore, e ognuno aggiunge sempre un pizzico di novità per differenziarsi dagli altri. È comunque possibile tracciare una ricetta di base, fondata sul lievito naturale e su tanta pazienza. Per la preparazione dell’impasto occorre usare il lievito madre, lo zucchero, l’acqua e il lievito di birra. Poi bisogna cominciare a impastare, fino ad ottenere un composto omogeneo.
Durante questa fase vanno aggiunti anche i tuorli d’uovo e altro zucchero, insieme ad un pizzico di farina e al burro. L’impasto andrà poi collocato in uno stampo di forma cilindrica, cosparso di olio di semi. Qui dovrà avvenire la prima lievitazione, per poi passare alla seconda fase di impasto, alla seconda lievitazione e infine alla cottura. È un procedimento che richiede tempo e capacità artigianali molto spiccate. Inoltre, come detto, esistono varianti molto diverse dipendenti dal ripieno e dagli ingredienti usati.
Cenni storici e preparazione del Pandoro
Da Milano ci si sposta a Verona, per scoprire un altro grande protagonista dei cesti natalizi dolci. Si tratta ovviamente del pandoro, anch’esso un dolce tipicamente italiano e dalle tradizioni molto lontane. La versione “moderna” di questo dolce risale all’800, mentre il brevetto ufficiale arrivò solamente nel 1894. In merito al pandoro non esistono miti curiosi come quelli del panettone. Di contro, si parla di un dolce molto più antico nelle origini. Si pensa infatti che la sua nascita risalga addirittura al periodo dell’Antica Roma di Plinio il Vecchio. Esistono delle testimonianze storiche che assegnano la paternità di un dolce molto simile ad un certo Vergilius Stephanus Senex. Altre testimonianze importanti risalgono al XIII secolo, relative al “Pan de Oro” veneziano.
Come si prepara il pandoro? Anche in questo caso si parla di una ricetta che richiede tempo e pazienza. Si comincia facendo sciogliere il lievito insieme al latte, per aggiungervi poi lo zucchero e il tuorlo di un uovo. Lo step successivo vede la preparazione dell’impasto, con l’aggiunta di farina e la fase di lievitatura a caldo. Poi si deve aggiungere all’impasto altro lievito, zucchero, latte, farina e un uovo, insieme al burro. Dopo il secondo impasto e la seconda fase di lievitatura, si aggiungono vaniglia e sale e si impasta il tutto una terza volta. Infine, dopo circa dieci ore in frigo, si deve procedere alla formatura della pasta: un’operazione molto complessa.
Gli altri prodotti dei cesti natalizi dolci
Come ti abbiamo spiegato all’inizio, i cesti di Natale dolci non ospitano solo il panettone e il pandoro. Sono tante le leccornie e i dolciumi che possono essere trovati all’interno di questa gradita sorpresa. Fra questi c’è il torrone, che può essere agli agrumi o alle mandorle, ricoperto o meno di cioccolato. Un altro dolciume tipico del cesto natalizio dolce è il cioccolato fondente con le nocciole (Nocciolato). Poi troviamo altre prelibatezze: le già citate praline ripiene al cocco, al pistacchio o al latte. Anche le praline ripiene all’amaretto sono spesso presenti nei migliori cesti natalizi dolci. Infine, si chiude con altri prodotti come i taralli dolci o la crema bicolore nocciola e cacao.